Secondo recenti studi, un certo tipo di alimentazione ricca di grassi animali e prodotti caseari,  sembra favorire lo sviluppo del Morbo di Parkinson.  Al contrario le persone di ogni parte del mondo che seguono una dieta prevalentemente vegetale mostrano un minor tasso di incidenza della malattia.  Ma che cosa possiamo fare se abbiamo già la malattia ?

 

 

Nella rivista Journal of Medicinal Food viene riportato il caso di una dietista colpita dal Parkinson che è stata capace di eliminare la maggior parte dei suoi sintomi con una dieta vegetale ricca di frutti di bosco, grano e riso integrale, alimenti ricchi di due fitonutrienti (eicosanolo e fisetina).
Alla base della malattia c’è una carenza di dopamina dovuta alla morte delle cellule che la producono a livello cerebrale.
La dopamina viene prodotta a partire da sostanza chiamata L-DOPA.  I ricercatori hanno però scoperto che il consumo di proteine animali inibisce il trasporto della L-DOPA verso i neuroni dove viene trasformata in dopamina.
Così,  hanno  pensato di dare ai pazienti una dieta in cui le proteine fossero distribuite principalmente nel pasto serale, in modo che  gli effetti negativi della carenza di dopamina comparissero solo di notte durante il sonno.

 

 

Successivamente hanno scoperto che il consumo di fibre aumentava naturalmente i livelli di L-DOPA.
Una dieta vegetariana o meglio ancora vegana, dove le proteine vegetali (per lo più legumi) apportano anche fibre,  poteva avere 2 effetti positivi : ridurre l’apporto proteico e aumentare i livelli di L-DOPA.

Con questa idea hanno testato su pazienti affetti da Parkinson, una dieta vegana normoproteica , distribuendo le proteine vegetali (legumi) principalmente la sera,  riscontrando un significativo miglioramento dei sintomi.

 

 

Per finire una buona notizia per gli amanti del caffè: il consumo di caffeina sia nelle popolazioni asiatiche che occidentali, sembra proteggere dallo sviluppo della malattia, e un recente studio ha dimostrato che assumendo la quantità di caffeina equivalente a quella di due tazze di caffè al giorno, i sintomi della malattia migliorano molto.