Secondo le industrie che lo producono, l’aspartame aiuterebbe a dimagrire poiché il suo potere dolcificate è 200 volte quello del saccarosio (zucchero comune), di conseguenza ne bastano piccolissime quantità per dolcificare cibi e bevande. Ma come mai il dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell’Istitiuto Nazionale dei Tumori di Milano raccomanda alle persone in sovrappeso di non assumere aspartame?

 

 

Sembra che nonostante ciò che sostengono le industrie produttrici, non esistono studi documentati riguardo al fatto che l’aspartame prevenga l’obesità, ma c’è una forte ipotesi del contrario.

Secondo lo studio di Framingham, il più grande studio di osservazione della popolazione americana che associa le patologie agli stili alimentari, le persone che usano bevande dietetiche, hanno lo stesso  rischio di sviluppare la sindrome metabolica (sovrappeso, iperglicemia, ipertensione, ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia)  di quelle che usano le bevande zuccherate.

Come può accadere che una bevanda senza calorie faccia ingrassare?

 

 

La Dr.ssa Soraya P. Shirazi-Beechey dell’Università di Liverpool ha scoperto che gli allevatori aggiungevano aspartame al mangime dei maiali destinati all’ingrasso.

Come mai una cosa che dovrebbe far dimagrire le persone viene usata per far ingrassare i maiali?

Ecco svelato il mistero:

 

Il corpo dei maiali non è in grado di distinguere tra l’aspartame e il normale zucchero.

Il gusto dolce fa si che lo stomaco si prepari a ricevere zucchero, ma poiché quando assumono aspartame lo zucchero non arriva, l’ organismo dei maiali  va in confusione, pensa di non essere abbastanza attrezzato a captare lo zucchero e si prepara ad assorbire lo zucchero meglio e di più.

Quindi l’aspartame insieme al mangime ha la funzione di far assimilare gli zuccheri in quantità maggiore. La stessa cosa accade anche nell’uomo.

 

 

E’ interessante notare che recentemente, ci sono state due segnalazioni di persone affette da fibromialgia che sembra essere stata indotta dall’assunzione di aspartame (Department of Rheumatology, Dijon University Hospital, Burgundy University, Faculty of Medicine, Dijon, France). Una donna di 50 anni che da più di 10 anni soffriva di dolori diffusi e stanchezza, e a cui era stata diagnosticata la fibromialgia, ha visto regredire completamente tutti i sintomi della malattia semplicemente escludendo l’aspartame dalla sua dieta. La stessa cosa è accaduta ad un uomo di 43 anni che soffriva da 3 anni di forti dolori al collo, alle braccia e ai polsi, e che da 3 anni assumeva aspartame. La rimozione del dolcificante è stata seguita dalla remissione totale dei sintomi, senza alcuna recidiva.

 

 

Ma che dire degli altri edulcoranti?

Gli ultimi studi evidenziano che il Sucralosio aumenta l’incidenza di tumori nei topi. Perché questa evidenza abbia un certo peso secondo i protocolli scientifici, è necessario studiare gli effetti di questo dolcificante in un’altra specie animale, cioè nei ratti. In attesa di una risposta, forse è meglio ridurre l’assunzione di queste sostanze.