Il DNA per funzionare in modo corretto deve avere una determinata struttura e una precisa sequenza. Purtroppo, alcune sostanze possono provocare dei danni al nostro DNA  creandoci davvero un sacco di problemi. Queste sostanze sono chiamate “agenti mutageni” o anche sostanze cancerogene.

Per aiutarvi a capire come funzionano le cose, immaginate il vostro DNA come la tastiera del vostro portatile o di una macchina da scrivere. Se tutti i tasti funzionano in modo corretto, potete scrivere messaggi di senso compiuto. Se però,  per qualche ragione, alcuni tasti iniziano a non funzionare più, ecco che improvvisamente non potete più scrivere alcune parole correttamente, e il senso dei vostri messaggi diventa confuso. Le sostanze mutagene, alterando la sequenza del DNA creano dei problemi nella trasmissione delle informazioni in esso contenute.

Ma quali sono queste sostanze così dannose?

Eccone alcune tra le più famose: Il fumo e il consumo di carne sono associati al danno del DNA così come le nitrosammine che possiamo trovare nelle carni lavorate e persino nel vapore di cottura della pancetta fritta.

La buona notizia è che il nostro organismo nella maggior parte dei casi, è in grado di riconoscere i danni al DNA e anche di ripararli.

Ma che cosa accade se siamo costantemente sottoposti ad agenti mutageni?

Alcuni ricercatori hanno osservato una cellula di mammella umana al microscopio a fluorescenza a cui venivano aggiunte sostanze cancerogene. Questo tipo di test si chiama Test della Cometa e permette di valutare il danno del DNA.

Inizialmente il DNA appare nella sua consueta forma a doppia elica,  ma aumentando la concentrazione della sostanza mutagena, si osserva un numero sempre maggiore di frammenti che staccandosi dalla nostra elica, formano un’alone colorato che ricorda la coda di una cometa. La sostanza mutagena riesce a rompere il nostro DNA.

Ma che cosa accade se oltre alla sostanza cancerogena aggiungiamo i fitonutrienti dell’aglio?

La cometa diventa più piccola, e questo vuol dire che il DNA si rompe ma in misura minore rispetto a prima. I danni sembrano essere molto ridotti,  quindi l’aglio è un super alimento anticancro.

Gli studiosi, hanno deciso di provare ad aggiungere fitonutrienti e flavonoidi di verdura, frutta, cereali e legumi per vedere se potessero avere un effetto protettivo come l’aglio. Tutti i vegetali hanno mostrato di avere un effetto protettivo ma il più potente è risultato essere l’aglio, seguito dal porro, dalla cipolla, dai broccoli e cavoli, dagli spinaci e dalle rape.

Aggiungendo concentrazioni maggiori di sostanza cancerogena, come possiamo immaginare, il danno al DNA aumenta, ma appena si aggiungono i fitonutrienti il danno inizia a diminuire.

Ecco un’altra buona ragione per mangiare frutta e verdura e guardare con più simpatia l’aglio che, nonostante la sua pessima fama sembra essere davvero un grande aiuto per la nostra salute. Forse avremmo preferito toccasse alla menta piperita l’arduo compito di proteggere il nostro DNA, ma visto che è toccato all’aglio è bene sapere come consumarlo per non perdere le sue proprietà benefiche.

Ovviamente per conservare le proprietà antitumorali, l’aglio andrebbe consumato crudo e schiacciato, ma è anche possibile schiacciarlo, aspettare 10′ e poi cucinarlo.  Deve essere schiacciato per far si che abbiano luogo le reazioni chimiche che producono la sostanza anti tumorale chiamata allicina, e si può cucinare dopo almeno 10′ perché dobbiamo essere certi che la reazione chimica sia avvenuta, altrimenti il calore non la permetterà.