Il calcio è un minerale essenziale per tutti gli organismi viventi. Nei mammiferi gioca un ruolo fondamentale nella formazione del tessuto osseo, nel funzionamento dei vasi sanguigni e nella regolazione del sistema nervoso.

Se decideste di passare ad una dieta a base vegetale, eliminando tutti i prodotti animali, latte e latticini compresi, potrebbe sorgervi il dubbio di andare incontro a qualche carenza.

Sicuramente, non passerebbe molto tempo prima che familiari e amici vi pongano la fatidica domanda: “Non bevi latte, da dove prendi il calcio?”.

Tutti siamo cresciuti con l’idea che il latte fosse indispensabile per il benessere delle ossa.

Le industrie lattiero-casearie negli Stati Uniti hanno un business da 50 miliardi di dollari all’anno, e spendono più di 200 milioni ogni anno, in campagne pubblicitarie volte a convincere i cittadini che senza i loro prodotti, sarebbero malati.

Le raccomandazioni per la buona salute, suggeriscono di consumare cibi ricchi di calcio per scongiurare il rischio di sviluppare osteoporosi.

Eppure siamo l’unica specie animale che consuma latte e latticini per avere ossa forti.

Avete mai pensato che animali di grossa taglia come l’elefante o il gorilla non utilizzano latticini nella loro dieta?

Eppure sono tutti dotati di scheletri forti. La fonte di calcio per questi animali è rappresentata dai vegetali.

Le piante infatti, assorbono il calcio presente in soluzione acquosa nel terreno attraverso le radici, e lo immagazzinano nelle foglie, nel fusto, nei fiori, nei frutti e nelle radici stesse.

Se il calcio  presente nei vegetali è sufficiente per far sviluppare lo scheletro di un elefante che può raggiungere i 4 m di altezza e un peso di 12.000 kg, allora dovrebbe essere più che sufficiente per far crescere il nostro piccolo scheletro.

Il corpo di un adulto medio contiene fino ad 1 kg di calcio, che per un 99% si trova nelle ossa, sotto forma di fosfato di calcio. La regolazione di questo minerale nel nostro organismo, è controllata dall’interazione tra intestino, reni e ossa.

Quando introduciamo poco calcio con la dieta, le cellule del nostro intestino si organizzano per assorbirne una percentuale molto elevata. Nello stesso tempo i reni, tendono as espellerne poco, per conservare nel corpo più calcio possibile.
Quando invece la nostra dieta è ricca in calcio, come quella di chi consuma molti latticini, o integratori, le cellule intestinali, si modificano per bloccare l’assorbimento, e i reni eliminano l’eccesso per evitare che il minerale vada a depositarsi nei tessuti molli del corpo, come il cuore, i muscoli i reni ecc.

Ma qual’è il fabbisogno di calcio per un essere umano?

La storia umana, ci conferma che molti popoli sono cresciuti normalmente senza latte vaccino, e senza l’uso di integratori.

Nei paesi Occidentali mediamente l’introito di calcio è di circa 800-1000 mg al giorno, mentre nei paesi in via di sviluppo si aggira attorno ai 300-500 mg al giorno, e nonostante questo basso introito, non risulta che queste popolazioni abbiano problemi alle ossa o ai denti.

Uno studio condotto sui bambini Inuit (Eschimesi), ha dimostrato che la loro dieta apporta solamente 120 mg di calcio al giorno, ma grazie alla capacità di adattamento del corpo umano, i bambini sono in buona salute, e non mostrano segni di carenza.

Il nostro organismo sembra essere in grado di adattarsi, in modo da permetterci di avere un bilancio del calcio ottimale, anche quando l’apporto dietetico non supera i 200 mg al giorno, e questo è valido anche in condizioni come la gravidanza o l’allattamento.

Contrariamente a quello che l’industria del latte afferma, e alle nostre personali convinzioni, non esistono evidenze scientifiche circa il fatto che il latte e suoi derivati siano utili per la salute per le ossa.

In una revisione pubblicata nel 2005 sul Journal of Pediatrics, gli studiosi concludono che non ci sono evidenze che un aumento del consumo di latte o altri derivati, possa migliorare la mineralizzazione delle ossa dei bambini e degli adolescenti.

Una meta-analisi (che riassume i risultati di molteplici studi) pubblicata nel 2006 dal British Medical Journal, sottolinea che i latticini non danno alcun beneficio per la robustezza delle ossa. Neppure quando l’apporto di calcio è di 1400 mg al giorno.

Un’altra meta-analisi ha riscontrato che le popolazioni che consumano più latte vaccino ( Norvegia, Svezia, Danimarca, Regno Unito, Stati Uniti, Nuova Zelanda), hanno un maggior rischio di fratture dell’anca e di osteoporosi.

Mentre, in quei paesi dove tradizionalmente non si consumano latticini ( Hong Kong, Singapore, Giappone, ecc.) queste problematiche sono praticamente inesistenti.

Gli studi volti a vedere gli effetti di una supplementazione di latte scremato di mucca nelle donne in menopausa, hanno dimostrato che, quelle donne a cui era stata data una porzione extra di 200 ml di latte al giorno, per un anno, hanno avuto una perdita di massa ossea, maggiore di quelle che non l’avevano avuta.

Gli studiosi dicono che questo fenomeno potrebbe essere dovuto alle proteine presenti nel latte. Un aumento del 30% dell’apporto proteico, dovuto al latte extra,  sembra infatti avere un effetto negativo sul bilancio del calcio.

Queste proteine potrebbero causare un aumento di perdita di calcio a livello renale, e anche dalle ossa stesse.

Quanto detto fino ad ora, e l’osservazione di miliardi di persone che in tutto il mondo riescono a vivere e crescere senza ricorrere a integratori o latticini, dovrebbe rassicurare chiunque sul fatto che una dieta a base vegetale non arrecherà alcun danno alle ossa. Se questo non bastasse, possiamo fidarci delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che raccomanda un’assunzione di calcio giornaliera pari a 400-600 mg al giorno, quantità che può essere raggiunta facilmente con una dieta a base di cereali integrali, patate, legumi, frutta e verdura.

Riferimenti:

The McDougall Newsletter February 2007